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Visualizzazione dei post da 2020

QUANDO LA FOTOGRAFIA DIVENTA STRUMENTO DI RISCATTO DELLA CONDIZIONE UMANA

    Alfonso Modonesi in Valle Imagna negli anni Sessanta del Novecento Mi è stata chiesta una breve riflessione sull’espressione fotografica di Alfonso Modonesi, sviluppatasi ormai nell’arco di circa sessant’anni, testimone delle diverse vicissitudini sociali e culturali che hanno attraversato la seconda metà del Novecento. La mole di negativi, stampe originali, diapositive è confluita nel Museo delle Storie di Bergamo, dove la fotografia ha assunto una posizione cardine anche nel settore della documentazione dei beni culturali, acquisendo prestigio in campo internazionale. Concentro la mia visuale all’interno della Valle Imagna, il territorio dove vivo, così magistralmente documentato negli anni Sessanta dal nostro Autore attraverso centinaia di scatti: questo piccolo lembo di terra dominato dal Resegone ha costituito un prezioso laboratorio di ricerca per diversi fotografi, mossi dalla passione del raccontare e intenti a fissare sulla pellicola la realtà nelle sue espressioni più a

RACCOLTA DI DIVERSI RIMEDJ A VARJ MALI - UN RICETTARIO LOMBARDO DI MEDICINA POPOLARE DEL DICIOTTESIMO SECOLO - IL NUOVO LIBRO DEL CENTRO STUDI VALLE IMAGNA

Frontespizio della prima raccolta di Rimedj . Un caro amico si è scandalizzato (o ha fatto finta di esserlo), leggendo l’ultimo post in cui si annunciava l’imminenza del nuovo libro A catàr la cucagna sull’emigrazione bergamasca in Brasile nella seconda metà del diciannovesimo secolo, per il fatto che il processo di colonizzazione di ampi territori dell’America latina, come è successo anche negli Stati Uniti, è avvenuto contestualmente alla distruzione delle culture preesistenti degli indigeni - indios e indiani - perseguita anche attraverso l’eliminazione fisica delle popolazioni native. I primi coloni hanno introdotto il concetto di proprietà privata, costruendo recinzioni e alzando steccati per impedire a chiunque l’accesso nei fondi loro assegnati, mettendo in atto misure anche drastiche per la difesa dei nuovi confini. Le autorità centrali hanno promosso e sostenuto il processo di colonizzazione non solo per sfruttare ampie porzioni di territorio ancora inesplorate, ma soprattutt

UN’EPOPEA WESTERN SULLA COSTA SUD-ORIENTALE DELL’AMERICA LATINA - IL NUOVO LIBRO DEL CENTRO STUDI VALLE IMAGNA -

Rappresentazione della vita e del lavoro in colonia. Dipinto conservato nel Municipio di Nova Veneza. Non è semplice navigare nel mare degli anglicismi istituzionali che, specialmente in questo periodo, c aratterizzato dall’emergenza Covid 19, sono entrati prepotentemente nelle nostre case e mettono in imbarazzo quanti, soprattutto i meno giovani, non conoscono l’inglese e subiscono una ulteriore emarginazione sociale. Cashbach in arrivo, tamponi in modalità Drive trught , Covid manager per i mercati alimentari comunali, App di Contact Tracing ; e poi, ancora, Lockdown all’italiana, Smart working e Smart learning ,… A volte viene da chiedersi in che Paese viviamo, anzi si ha l’impressione che l’uso di un linguaggio per molti incomprensibile costituisca un modo per far sentire stranieri in patria migliaia di cittadini. La pandemia ha scatenato la campagna d’autunno, che i bollettini giornalieri del Governo non mancano di registrare in termini di tamponi e contagi, ricoveri e decessi

LA NOSTRA PROPOSTA PER FARE COSE BELLE…

  Valle Brunone (in Valle Imagna).  Alle preoccupazioni circa l’estensione e l’esito finale del feroce attacco inferto al mondo intero dalla pandemia da Covid 19, fanno eco in parallelo le notizie allarmanti sull’andamento della nostra economia. Non mi riferisco solo ai dati nazionali, ma ho sott’occhio soprattutto la realtà degli esercizi pubblici di prossimità e delle imprese commerciali della mia valle. Partecipo emotivamente alle loro difficoltà. C’è sofferenza negli occhi dei ristoratori. Stiamo vivendo un clima di estrema confusione. Ci ritenevamo un Paese tra i più sviluppati e organizzati al mondo e invece, come al risveglio da un grande sogno, ci siamo riscoperti di matrice sudamericana. Abbiamo voluto credere nelle eccellenze sanitarie del Belpaese, ma improvvisamente ci siamo riscoperti carenti della medicina del territorio, la Cenerentola del sistema sanitario nazionale e, ancora oggi – fine ottobre 2020 – scarseggiano addirittura   i vaccini antinfluenzali e non si sa bene

PER OGNI LAMPADA CHE SI SPEGNE, CE N'È UNA CHE SI ACCENDE...

  Dal villaggio di San Simù , volgendo lo sguardo a levante, osservo attentamente la linea di displuvio che scende dolcemente verso il fondovalle e separa il bacino idrografico dell’Alta Valle Imagna dal suo contermine della Valle Brembilla, al di là della bella chiesetta di San Piro, sulla cima del Monte Poren, con l’annessa torre campanaria, che spiccano in posizione preminente. I miei pensieri si posano sull’ampia radura, pulita e all’apparenza piana, di Rec ü dì, per lo più erbosa e circondata da boschi di latifoglie dalla folta vegetazione. Da decenni attendono di essere fatti oggetto di taglio colturale, ma mancano le strade e più nessuno, al giorno d’oggi, è disposto a installare palorci o fili a sbalzo. Eroiche generazioni di montanari hanno nel passato solcato quella preziosa area, disboscandola, tracciando nel terreno solchi duraturi per renderla coltivabile e finalizzandola ad accogliere gruppi stanziali di piccoli allevatori e agricoltori con le loro famiglie. L’antico ins