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Iniziative Centro Studi Valle Imagna

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ADDIO LUGANO BELLA...

Fuipiano Valle Imagna, contrada Arnosto, anni '60. Centro Studi Valle Imagna, Archivi della Memoria e delle Identità. Fotografia di Rinaldo Della Vite In questo periodo, spesso senza accorgermene, mi ritrovo a canticchiare o a fischiettare la nota canzone anarchica Addio Lugano bella...   Ogni riferimento ideologico rischia di essere oggi fuorviante. Restano, però, i comportamenti, che si ripetono nella storia, e le tensioni imperscrutabili dell’animo.  Un pensiero costante, come un tarlo, mi ronza per la testa: l'inspiegabile atteggiamento di chiusura della nuova Amministrazione di Fuipiano nei confronti del Centro Studi Valle Imagna. Un affronto dietro l'altro. Dapprima la bocciatura del programma Berghemhaus , poi il “sequestro” dei nostri libri depositati da anni in alcuni locali non utilizzati messi a disposizione dal Comune. E non è finita qui. Ora partono gli attacchi personali.  Ritorna, a bassa voce, il motivo musicale: … Cacciati al par dei malfattori .......

PASSAGGIO A NORD-OVEST, IN TERRA BERGAMINA

  Non è passata inosservata la notizia che il Consiglio regionale della Lombardia abbia finanziato la manutenzione straordinaria della strada di collegamento Brumano-Morterone-Moggio-Vedeseta, rendendo quindi transitabile il collegamento rurale di circa sette chilometri (strade bianche) esistente tra la Valle Imagna, la Valsassina e la Valle Taleggio. E, come al solito, le polemiche incalzano e i partiti presi rendono difficile un dialogo pacato e spesso mascherano interessi di altra natura. Ho ricevuto la notizia mentre, proprio a Fuipiano, ero intento, con altri cari amici, al trasferimento del magazzino librario del Centro Studi Valle Imagna, ed ho esultato. Finalmente – mi sono detto – un segnale concreto e forte di attenzione a questi territori. Era stata, quella, una reazione a caldo, che confermo in queste riflessioni a distanza di giorni.   Nei secoli scorsi i valligiani hanno sviluppato particolari abilità e attitudini a spostarsi a piedi, percorrendo anche distan...

LA LEGGE DEL DEGRADO

Scrittura e libertà.     C’è chi scrive per mestiere, come fa il giornalista, e chi all’inseguimento di ambizioni letterarie. Non mi sento di appartenere né all’una né all’altra categoria, pur annoverando tra gli amici esponenti autorevoli di tali prestigiosi ambiti. Scrivo per dare sfogo alla necessità di comunicare sia con me stesso che con la realtà che vivo ogni giorno e nella quale sono immerso, profondamente dedito all’avventura della vita, durante il suo dispiegarsi tra le mille contraddizioni di tutti i giorni, nel solco accidentato e cosparso da una moltitudine di imprevisti e difficoltà. Scrivere è un ottimo esercizio per riflettere e per comunicare. A volte non ne posso proprio fare a meno, per dare vita a speranze e affinare semplici intuizioni, anche per scaricare delusioni e rabbie. Canto, con questa penna compressa tra il pollice, l’indice e il medio, il desiderio di vivere, la ricerca appassionata della mia storia immersa in quella delle generazioni passate, sp...