Le principali feste tradizionali delle comunità contadine sparse sui versanti montani delle Orobie si sono sempre confrontate con il calendario religioso, seppure distribuite nel perenne susseguirsi dei lavori stagionali e delle necessità impellenti imposte dall’incessante peregrinare dei contadini tra prati e campi, pascoli e boschi, botteghe artigianali e cantieri edili,… Ol festù di San Luigi, infatti, anziché il 21 giugno – tempo di fienagione e di emigrazione – veniva di norma celebrato l’inverno, tra gennaio e febbraio, quando i giovani vivevano tutti in famiglia e non erano ancora partiti per le consuete campagne lavorative all’estero. Il tempo della festa aveva stretto un’antica alleanza col tempo del lavoro, anzi ne rappresentava una sorta di naturale conclusione. Ma si compenetrava anche con i contesti vissuti degli insediamenti rurali e dell'ambiente umano modellato e costruito dentro una natura difficile, non completamente ostile. L’uomo, fatto a ...
Direttore del Centro Studi Valle Imagna